e

Dalla clessidra gigante alla scala luminosa di 12 metri: tutte le opere di Ligth is Life

Dodici installazioni di artisti internazionali in 9 luoghi della città. La Torre dei Venti sarà il faro del festival

Bergamo. Dodici opere d’arte luminose in 9 luoghi della città. Light is Life offrirà al pubblico un ideale percorso artistico attraverso installazioni di grande impatto visivo.

Superata piazza della Cittadella e passando attraverso Piazza Mascheroni, si potrà raggiungere la Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti nel cui Chiostro Maggiore sarà allestita “Traffic”, scultura mobile di Ivan Navarro, artista cileno che realizza installazioni luminose ispirate al valore simbolico e sociale dell’energia e della luce.

Nel Chiostro Minore della stessa Biblioteca si troverà invece l’emblematica “The time machine” di Federica Marangoni, una clessidra dorata alta tre metri che riflette sul concetto di tempo: un oggetto vitale ed effimero, celebrativo della vita stessa.

Ivan Navarro porterà a Bergamo una seconda installazione, “Bed”, che richiama le fattezze di un pozzo. La collocazione nel Tempietto di Santa Croce è ideale
per la presenza, al piano inferiore della piccola cappella, dell’antica fonte battesimale della Basilica. L’opera, dialogando idealmente con la sorgente sottostante,
si trasformerà in una rivisitazione contemporanea della fonte. Attraversando Piazza Vecchia i partecipanti verranno immersi in un suggestivo 3D mapping omaggio alla cultura del territorio, proiettato sulla facciata principale di Palazzo Nuovo sede della Biblioteca Civica Angelo Mai.

Nel Chiostro Maggiore del convento di San Francesco sarà allestita l’opera “Frame Perspective”, dell’artista francese Oliver Ratsi, ideata con l’obiettivo di immergere il visitatore in un ambiente fluttuante che collega le tecnologie digitali con gli spazi fisici.

Grande protagonista del festival sarà anche la Rocca, illuminata da diverse opere tra cui una seconda installazione di Federica Marangoni, “Go Up”, realizzata in
cracked tube neon, un tubo che produce un effetto visivo di continua scarica elettrica, come quello di un fulmine. Dalla scala, alta più di 12 metri, emerge la scritta Go Up, che vuole essere un invito a non fermarsi di fronte alle sfide della vita.

La Rocca, inoltre, accoglierà “Storie di luce”, un progetto corale di opere luminose, realizzate dagli studenti dell’Accademia d’Arte Carrara sul tema “Risorgimento: una storia comune”, inteso non soltanto come periodo storico, ma anche come metafora della resilienza e della rinascita delle due città.

Infine, la luce toccherà anche la Torre dei Venti che diventerà per i visitatori un segno distintivo del festival di Bergamo: l’illuminazione architetturale di grande impatto visivo rappresenterà simbolicamente il faro del progresso di cui la città è da sempre protagonista. Ma l’avventura di Light is Life non si concluderà a febbraio, a primavera la light art tornerà protagonista a Montisola, cuore del Lago di Iseo e punto di unione delle due province, ricordata da molti anche per il felice connubio tra territorio e arte contemporanea, realizzato nel 2016 attraverso la straordinaria installazione di Christo “The floating piers”.

 

https://www.bergamonews.it/2022/11/29/dalla-clessidra-gigante-alla-scala-luminosa-di-12-metri-tutte-le-opere-di-ligth-is-life/562317/